Un
colorimetro è uno strumento che misura l'assorbimento di particolari lunghezze d'onda della luce da parte di una
soluzione colorata. È comunemente usato per determinare la concentrazione di un
soluto conosciuto in una soluzione per mezzo della
legge di Lambert-Beer, che afferma che la concentrazione di un soluto è proporzionale alla
assorbanza.
È caratterizzato da una maggiore semplicità costruttiva rispetto ad uno
spettrofotometro e per operare generalmente nella regione spettrale del visibile, tra ca. 400 e ca. 700
nm.
Parti componenti lo strumento
Le parti essenziali di un colorimetro sono:
- una sorgente luminosa
- una fenditura regolabite
- un set di filtri colorati
- una cuvetta
- un rivelatore (solitamente un fotoresistore) per misurare la luce trasmessa
- un display
Vari
filtri ottici sono utilizzati nel colorimetro per selezionare l'intervallo di lunghezze d'onda della luce nel quale il soluto assorbe maggiormente, al fine di minimizzare l'errore. La gamma di lunghezza d'onda usuale è 400-700 nanometri (nm). Se è necessario operare nel campo dell'
ultravioletto (inferiore a 400 nm), è necessario utilizzare una sorgente adatta, in genere una lampada a deuterio. Nei moderni colorimetri lampada e filtri possono essere sostituiti da una serie di
diodi ad emissione luminosa (LED) di diversi colori.